sabato 17 novembre 2012

Pagina letteraria - pagina 3


Nel giardino

E’ sorprendente quanto lo stato d’animo, influendo sull’umore, possa incidere sulla condizione fisica delle persone, determinandone perfino la salute. La piccola Mary, per tutto il tempo che aveva lasciato che la sua mente fosse dominata da pensieri sgradevoli, mostrandosi sempre indifferente, sgarbata e scontrosa, era stata una bambina malaticcia, dalla carnagione giallognola e dall’aspetto perennemente annoiato ed infelice.
Ma quando le circostanze cambiarono radicalmente e lei si ritrovò tra le rose dei giardini e l’erica della brughiera, accanto ad un “ragazzo della brughiera” amato dai suoi piccoli amici animali, e vedendo di giorno in giorno la natura rinascere intorno a sé con la primavera, non ci fu più posto, nella sua mente, per i pensieri che le deprimevano l’animo, ma che finivano con l’affliggere anche il suo corpo.
Analogamente suo cugino Colin, per tutto il tempo in cui era rimasto chiuso nella sua stanza a rimuginare sulla sua “gobba” e sulla paura di morire e a detestare le persone che lo guardavano, era diventato ipocondriaco ed isterico, non conoscendo il sole e la primavera e non immaginando nemmeno che sarebbe potuto stare ben diritto sui suoi piedi, se solo avesse provato a farlo.
Quando cominciò a pensare a se stesso  e al suo futuro con più fiducia, allontanando dalla sua mente i pensieri che lo scoraggiavano, ritornò semplicemente a vivere.

Mentre il “giardino segreto” tornava all’antico splendore e i due ragazzi tornavano a vivere con esso, c’era un uomo che vagava lontano, .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  .  . afflitto dal ricordo di un terribile dolore che aveva infranto il suo cuore.

                                                ( Da:   Il giardino segreto, di Frances Hodgson Burnett )



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