Nel giardino
E’ sorprendente quanto lo stato d’animo,
influendo sull’umore, possa incidere sulla condizione fisica delle persone,
determinandone perfino la salute. La piccola Mary, per tutto il tempo che aveva
lasciato che la sua mente fosse dominata da pensieri sgradevoli, mostrandosi
sempre indifferente, sgarbata e scontrosa, era stata una bambina malaticcia,
dalla carnagione giallognola e dall’aspetto perennemente annoiato ed infelice.
Ma quando le circostanze cambiarono
radicalmente e lei si ritrovò tra le rose dei giardini e l’erica della
brughiera, accanto ad un “ragazzo della brughiera” amato dai suoi piccoli amici
animali, e vedendo di giorno in giorno la natura rinascere intorno a sé con la
primavera, non ci fu più posto, nella sua mente, per i pensieri che le
deprimevano l’animo, ma che finivano con l’affliggere anche il suo corpo.
Analogamente suo
cugino Colin, per tutto il tempo in cui era rimasto chiuso nella sua stanza a
rimuginare sulla sua “gobba” e sulla paura di morire e a detestare le persone
che lo guardavano, era diventato ipocondriaco ed isterico, non conoscendo il
sole e la primavera e non immaginando nemmeno che sarebbe potuto stare ben
diritto sui suoi piedi, se solo avesse provato a farlo.
Quando cominciò a
pensare a se stesso e al suo futuro con
più fiducia, allontanando dalla sua mente i pensieri che lo scoraggiavano,
ritornò semplicemente a vivere.
Mentre il
“giardino segreto” tornava all’antico splendore e i due ragazzi tornavano a
vivere con esso, c’era un uomo che vagava lontano, . .
. . .
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. . .
. . . . afflitto
dal ricordo di un terribile dolore che aveva infranto il suo cuore.
(
Da: Il
giardino segreto, di Frances Hodgson
Burnett )